Le medaglie malatestiane rinvenute a Fano
Proprio nel periodo storico che vedeva la città di Fano assoggettata ai Malatesta, aveva preso piede fra i grandi Signori del ‘400 l’uso di immortalare la propria effige e le proprie gesta con l’emissione di medaglie celebrative affidate ai grandi artisti del tempo. Tali medaglie, spesso di ragguardevoli dimensioni e di notevole rilevanza artistica, venivano distribuite a scopo propagandistico alle corti europee e ai notabili, diventando presto in virtù del loro valore estetico, oggetto da collezione. Un ulteriore uso di cui abbiamo evidenza certa era quello di racchiuderne un certo numero nelle fondamenta o nelle pareti delle costruzioni più importanti, quale segno benaugurale e a testimoniare ai posteri la grandezza del principe. Protette così per secoli, molti esemplari sono venute fortuitamente alla luce in buona conservazione durante i lavori di restauro di castelli e palazzi storici. Più o meno tutti i musei delle città malatestiane della Romagna e delle Marche sono riuscite così a formarne importanti collezioni. Non è da meno la nostra città, che al tempo di Sigismondo Malatesta aveva assunto grande importanza politica e culturale fra i domini di questa casata. Abbiamo alcune notizie d’archivio che ci ricordano che nel 1932 e 1934 furono casualmente fatti due importanti ritrovamenti di medaglie emesse da Sigismondo. Il primo in occasione della ristrutturazione del Collegio S. Arcangelo, che evidentemente attorno alla metà del quattrocento doveva far parte di una costruzione malatestiana, e il secondo in occasione di lavori all’interno della Rocca .